logo di dialetto viestano (foto scattata il 24/12/2004)

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Prefazione (alla versione cartacea).

L'idea del presente dizionario è nata nella mente del compianto concittadino don Marco Della Malva, noto per i suoi studi di storia locale. Nel tempo libero dal suo ministero sacerdotale egli ha voluto raccogliere il lessico del dialetto viestano, spinto dal desiderio di trovare nel linguaggio i segni del nostro passato, le radici della "viestanità", così come si è stratificata nel corso dei secoli (1).

I coautori, fratelli ed anch'essi figli di Vieste, si sono lasciati coinvolgere docilmente nel lavoro, attratti dalla passione per l'argomento e dal loro amore naturale per il natio loco.

Lo scopo inteso a cogliere l'intima peculiarità del dialetto viestano e le sue etimologie lessicali ha suggerito di limitare lo studio a selezionate voci proprie (1250 circa), ancora oggi morfologicamente lontane dall'italiano corrente.

Peraltro non si è sottovalutato che è cosa molto ardua cimentarsi con la ricerca etimologica di un dialetto assolutamente privo di forma scritta nel corso dei secoli (poco aiutano alcune pregevoli composizioni dialettali di anni a noi molto vicini). E infatti impossibile ricostruire il lessico con precisione scientifica nel suo sviluppo diacronico anche quando si sono comprese con sufficiente sicurezza le fondamentali regolarità strutturali del dialetto (fonetiche, grammaticali e morfo-sintattiche), che la scienza linguistica ha dimostrato essere abbastanza stabili nel tempo; e ciò contrariamente al lessico che risulta instabile già nelle lingue scritte ed estremamente fluido e flessibile nei dialetti orali, in relazione soprattutto all'influsso esercitato su di essi dalle parlate straniere dei conquistatori che storicamente si sono avvicendati sul territorio.

A tali obiettive difficoltà gli autori hanno cercato di sopperire con l'intuito, azzardando ipotesi che qualche compaesano potrà ragionevolmente ritenere avventate. Peraltro chi si occupa di ragionamenti filologici, fosse anche un cattedratico della materia (e noi siamo solo dei dilettanti), rischia sempre d'incappare in qualche abbaglio. Noi, tra una linea eccessivamente prudente e sterile ed altra troppo fascinosa la quale ultima può rivelarsi nel campo talvolta pur produttiva di qualche risultato apprezzabile - abbiamo preferito in qualche caso rischiare, speriamo, non troppo.

Ad ogni modo gli autori, consci di avere operato al meglio delle proprie possibilità di conoscenza in materia, accoglieranno di buon grado ogni critica, fidando che il lavoro sia utile e principio di ulteriori ricerche.

GLI AUTORI


(1) Nel nostro dialetto risultano depositati via via, su uno strato primigenio illirico, elementi linguistico-culturali greco-romani, germanici, arabi, francesi, soprattutto spagnoli ed italiani; e ciò in linea con le vicissitudini storiche delle nostre genti.

ultimo aggiornamento: 02/2021

e-mail: franco.frascolla(at)gmail.com

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